Giornata mondiale della Terra: nel 2022 temperatura di 1,15 gradi sopra la media

L’Onu celebra la ricorrenza ogni anno il 22 aprile, un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera

La temperatura media globale nel 2022 è stata di 1,15 gradi sopra la media del 1850-1900 e gli anni dal 2015 al 2022 sono stati gli otto più caldi dall’inizio della registrazione strumentale nel 1850. È la sintesi dell’ultimo rapporto annuale dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) pubblicato ieri a Ginevra, alla vigilia della Giornata mondiale della Terra 2023.

Oggi, 22 aprile, è l’Earth day: data scelta dall’Onu per celebrare il nostro pianeta, un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera. Un modo per concentarsi sul suo stato di salute, sottolineare la necessità di conservare le risorse naturali della Terra e discutere di politiche ambientali.

 I dati che vengono diffusi dal mondo della ricerca fotografano in maniera sempre più dettagliata la mutazione dei fondamentali di clima e ambiente. Per questo abbiamo deciso di raccogliere in un dossier le notizie, i grafici e gli approfondimenti: il longform di Lab24 sulla siccitàquello sulla neve, la sezione sostenibilità, gli approfondimenti sui ghiacciai e molto altro.
Il report dell’Omm affronta le varie espressioni del cambiamento climatico: oltre ai ghiacciai, il livello dei mari e le temperature, da segnalare l’insicurezza alimentare, che colpisce soprattutto le aree più povere del pianeta, e gli eventi estremi. Ovvero piogge torrenziali e alluvioni alternate a lunghi periodi di siccità.
Come quello che sta vivendo l’Europa: Il 2022 è stato l’anno più secco nel continente da quando ci sono rilevazioni scientifiche (seconda metà dell’Ottocento), come fotografa il rapporto annuale di Copernicus, il servizio Ue di osservazione della Terra, «European State of the Climate 2022».

L’Italia non fa eccezione, anzi, alcuni comuni – una quarantina nel novarese – hanno già iniziato a razionare l’acqua in vista dell’estate. Il dossier e i suoi approfondimenti sono focalizzati in particolare sulle conseguenze delle mutazioni climatiche nel nostro paese.

Un grafico nel dossier clima realizzato dal Sole 24 Ore in occasione della Giornata della Terra è dedicato alla serie storica degli accumuli nevosi in Italia. Un dato decisivo per la siccità, che viene raccolto dalla fondazione Cima, consultabile per regioni e per l’arco alpino. Il 2023 ha ancora oggi, nonostante le nevicate recenti, un deficit di circa il 60% rispetto alla media degli ultimi 10 anni.

IL DOSSIER DEL SOLE SU CLIMA E AMBIENTE 

Fonte: ilsole24ore

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