Mobilità elettrica: Enel e Fondazione Symbola stilano il rapporto

100 Italian E-mobility Stories 2023: storie di imprese, università, centri di ricerca e associazioni che contribuiscono allo sviluppo della filiera. Il rapporto sulla mobilità elettrica Enel e Fondazione Symbola

La mobilità elettrica in Italia cresce costantemente. E mette in circolo talenti, risorse, investimenti in linea con il percorso e gli obiettivi dell’Unione europea, dal Green Deal al Next Generation Eu. Lo confermano le esperienze e i numeri illustrati nel quarto rapporto 100 Italian E-mobility Stories 2023, realizzato dalla Fondazione Symbola insieme a Enel. All’evento partecipano Ermete Realacci, Presidente di Symbola, Francesco Starace, nostro Amministratore Delegato e Direttore Generale, Elisabetta Ripa, CEO di Enel X Way, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, oltre ai protagonisti di alcune delle storie inserite nel rapporto, in prima linea nella diffusione della mobilitò elettrica.

E-mobility: un mercato sempre in evoluzione
Secondo Bloomberg BNEF, oggi nel mondo circolano più di 21 milioni di veicoli elettrici per passeggeri o merci (erano circa 7 milioni nel 2020) e oltre 280 milioni di ciclomotori, scooter e motocicli elettrici. I principali mercati sono la Cina e l’Europa, che a dicembre ha visto le vendite di auto elettriche sorpassare per la prima volta quelle dei veicoli diesel.

Dai dati GreenItaly 2022, l’Italia ha chiuso il 2021 con un aumento delle vendite di auto elettrificate (ibride ed elettriche) del 199% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il 38,4% del totale delle immatricolazioni.

Numeri in crescita, ma ancora modesti se paragonati a Paesi come la Germania, dove a trainare il mercato contribuisce una più incisiva politica di programmazione.

A settembre 2022 anche la rete infrastrutturale risulta ampliata, come certifica Motus-E, con quasi 33 mila punti di ricarica installati lungo tutto il territorio nazionale, ma servono ulteriori sforzi per adeguarla alle esigenze di un mercato in continua espansione. Scenario nel quale è dunque determinante il ruolo di player come Enel X Way, lo sforzo verso la mobilità elettrica enel è visibile con al presenza di circa 430mila punti di ricarica in 16 Paesi, direttamente, e grazie a diversi accordi di interoperabilità in tutto il mondo. In Italia, dove si contano oltre 17 mila punti di ricarica, Enel X Way ha da poco lanciato Ewiva, la jointventure con  Volkswagen Group, che mira a creare la più grande rete di ricarica ultraveloce, accessibile a tutti, facile da usare e completamente alimentata da energia rinnovabile.
Storie di energia e innovazione
Lo sviluppo di batterie sempre più leggere e performanti è essenziale, per la rapida diffusione dell’auto elettrica. Lo dimostra la storia di Flash Battery, azienda nata nel 2012 che, in appena un decennio, è riuscita a produrre la batteria al litio più venduta in Italia e a strutturare una rete di clienti in ben 54 Paesi, per un fatturato che nel 2021 ha superato i 23 milioni di euro. Tra i punti di forza dell’azienda: autodiagnostica e manutenzione predittiva.

A proposito di mobilità, la transizione verso la sostenibilità trova conferma proprio nell’intersezione tra economia circolare e accumulo di energia: nelle modalità di produzione degli accumulatori e nella chimica di riferimento, ma anche e soprattutto nelle possibilità di riciclo e riuso, che permettono di allungare il ciclo di vita delle batterie. Nel report entra perciò a buon diritto anche l’esperienza di Cobat Ecofactory, piattaforma italiana dell’economia circolare che, dopo aver avviato nel 2018 investimenti e ricerche nel campo del trattamento e riciclo di materie prime critiche, oggi può garantire un processo brevettato e sostenibile per il recupero di accumulatori e batterie agli ioni di litio e di catalizzatori come il cobalto. L’impianto è quindi in grado non solo di effettuare selezione e cernita per il riuso, ma anche di trattare e riciclare le celle al litio.

Più in generale, 100 Italian e-Mobility Stories 2023 fotografa un Paese all’avanguardia nel campo delle gigafactory, cioè nella produzione di auto elettriche e di batterie, a partire dal Battery Hub di Torino, centro di eccellenza europeo per lo studio e l’assemblaggio, fino alle numerose aziende nel settore meccanico. Grazie a macchinari innovativi e ai relativi battery pack, secondo una ricerca di Symbola, questo settore d’impresa colloca l’Italia al quarto posto nel mondo e al secondo in Europa per valore delle esportazioni.

Tra i progetti che si annunciano più importanti c’è Italvolt, con 4.000 dipendenti nell’ex fabbrica Olivetti di Scarmagno, in Piemonte, ed una capacità iniziale di 45 GWh, che a regime potrà raggiungere i 70 GW. Promettente anche Automotive Cells Company (ACC), joint-venture tra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies, che mira alla produzione di almeno 120 GWh entro il 2030. Un panorama dinamico, pronto a ricevere un’ulteriore accelerazione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con oltre 13 miliardi di euro destinati alla transizione industriale (che interessa molte imprese del settore automotive), 1 miliardo per rinnovabili e sviluppo batterie e 740 milioni per la crescita della rete di ricarica. Perché il futuro della mobilità elettrica passa prima di tutto attraverso un robusto sistema industriale e un’infrastruttura sempre più capillare.

Per maggiori informazioni sulla mobilità elettrica enel visita il sito

Fonte: Enelexway.com

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